//Cappotti appesi in strada per chi ha bisogno in Brianza: “Hai freddo? Prendimi”

Cappotti appesi in strada per chi ha bisogno in Brianza: “Hai freddo? Prendimi”

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degli appendini, dei vestiti caldi e la richiesta, di essere presi gratuitamente da chi ne ha bisogno, cappotti, giacche, maglioni, sciarpe, tutto quello che può aiutare a rendere più sopportabile l’inverno

L’iniziativa, che replica il successo di quella Parigina, di cui vi abbiamo parlato qui : “Attacca il tuo vestito”: Nelle strade di Parigi si appendono regali per i senzatetto

in Italia è partita da Monza grazie all’associazione Salvagente Italia e dopo pochi giorni è stata ripresa in un’altra località brianzola Desio, grazie all’organizzazione no profit Desio Città Aperta, e sta arrivando anche a Milano

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I volontari delle associazioni hanno raccontato che stanno partecipando persone di tutte le età, lasciando i loro vestiti usati per chi ne ha bisogno

L’iniziativa è partita alla fine di Dicembre ed in meno di un mese sono già 60 i cappotti che l’associazione Salvagente ha consegnato alle persone in difficoltà, chi vuole donare li può appendere in particolari zone della città, chi preferisce invece consegnarli direttamente alle associazioni, li può portare in uno dei punti di raccolta, sedi del Savagente, presenti a Monza o Milano,

lo scorso anno da Dicembre a Febbraio , grazie ad un’iniziativa analogo ne sono riusciti a donare oltre 200, e gli organizzatori sperano di replicare, e aumentare i numeri dell’iniziativa benefica

Mirko Damasco il presidente dell’associazione e organizzatore dell’iniziativa racconta:

“Abbiamo lanciato lo scambio solidale di cappotti due anni fa, ma prima li lasciavamo su due attaccapanni fuori dai negozi aderenti al progetto. Quest’anno per la prima volta utilizziamo gli alberi perché siamo convinti ci aiuteranno a raggiungere più persone”.

La risposta non si è fatta attendere, effettivamente le foto degli alberi pieni di indumenti donati stanno facendo il giro dei social degli abitanti delle città coinvolte, e diventando virali gli organizzatori sperano che possano contagiare anche altre cittadini e associazioni, per aiutare sempre più persone in difficoltà

Da speranza a realtà, visto che come raccontano gli organizzatori, sono già tante le mail ricevute da abitanti di altre città, prima tra tutte Milano, interessati a replicare l’iniziativa

e visto che soprattutto, da Monza l’iniziativa è già stato raccolta e replicata anche a Desio, dove un altra associazione, Desio città aperta, ha visto le foto dei cappotti e sposato la bella idea solidale di Salvagente

Paola Farina di Desio Città Aperta racconta:

“Abbiamo letto del progetto e l’abbiamo sposato in pieno, anche perché per noi rappresenta la prosecuzione dell’iniziativa ‘Cappotti in transito’, che avevamo lanciato due anni fa portavamo gli indumenti in una cabina telefonica dismessa da tempo, che però venne rimossa due settimane dopo il via dell’esperimento solidale.

Abbiamo iniziato lasciato una decina tra cappotti e maglioni su un albero a pochi passi dalla piazza principale di Desio. Nei prossimi giorni individueremo altri punti di distribuzione. Ci hanno donato vestiti persone di tutte le età, italiane e straniere”.

Sul sito di salvagente si può scaricare il cartello da appendere insieme agli indumenti, così chiunque potrà riproporre l’iniziativa nella propria città.

Tutti gli aderenti sono invitati a mandare foto dei cappotti appesi a Salvagente e sperando che l’iniziativa diventi virale, le associazioni lanceranno presto un hashtag sui social, così da raccogliere tutti le condivisioni

Mentre Mirko Damasco conclude raccontando alle pagine di Repubblica che gli piacerebbe anche realizzare una mappa nazionale dei punti di distribuzione, da mettere online, così che chiunque abbia bisogno possa vedere dove trovare gli indumenti

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