WaterPolo Ability: La pallanuoto per disabili, dall’Italia una rivoluzione mondiale
la prima è stata la WaterpoloAbility di Busto Arsizio, fondata nel 2008, prima squadra in tutta Italia, e in tutto il mondo di palla nuoto per disabili, con un team di ragazzi con varie disabilità tra i 16 e 53 anni che hanno dato il via al sogno, restando per anni imbattuti, visto che non esistevano altre squadre con cui potersi confrontare…
pian piano, tra raccolte fondi, interviste, e voglia di farsi conoscere, altre associazioni in Italia iniziano ad interessarsi
Sono già attive 4 squadre a livello nazionale, e altre 5 stanno nascendo, solo in Italia, con una decina di associazioni e realtà in varie regioni d’Italia che stanno pensando di dare vita ad altrettanti team cittadini…
Simona Pantalone Ielmini la presidente del progetto racconta a Repubblica:
“Qualcosa poi finalmente si è mosso abbiamo sollecitato interesse intorno al nostro sport e almeno una decina di realtà in altrettante regioni italiane ci hanno fatto sapere che stanno studiando la possibilità di entrare in acqua con i loro ragazzi.
Siamo il primo Paese al mondo che potrebbe avere un campionato nazionale di pallanuoto per diversamente abili“
Così passo dopo passo, dall’essere l’unica squadra in Italia, Europa e forse nel mondo, di pallanuoto per disabili, meno di un mese fa, per la prima volta nella storia
si è tenuta la prima competizione internazionale di pallanuoto per disabili, tra WaterPolo Ability di Busto Arsizio, e la Aquatics Soller di Palma di Maiorca
Se siete curiosi di com’è andata, vi diciamo che la partita è stata vinta dalla Waterpolo Ability, che ha riportato quindi la sua prima vittoria internazionale battendo il team spagnolo per 13 a 11.
Sulla panchina del team spagnolo, c’era Blanca Gil, ex stella dell’Orizzonte Catania e della Spagna, la squadra è nata 5 mesi fa. Mentre l’allenatore della squadra lombarda è Tommaso Ielmini, che dopo essere guarito da una patologia congenita al cervelletto è passato dal ruolo di capitano a quello di coach.
il weekend appena passato, invece si è giocato in Italia, un quadrangolare tra WaterPolo Ability, Octopus Roma, Zenith Livorno e Delfini Blu Palermo.
Dando dimostrazione di quanto stia crescendo la pallanuoto per disabili in tutta Italia, dal non avere nessuna squadra contro cui giocare, al desiderio di dare il via ad un campionato nazionale e scontrarsi con squadre europee.
La pallanuoto per disabili sta mostrando di avere le potenzialità per diventare uno sport che pensa in grande, capace di varcare i confini italiani, e di diffondersi a livello mondiale.
intanto mentre gli atleti sognano e spingono per poter fare entrare il loro sport nelle paralimpiadi, Simona Pantalone andata negli USA a conoscere e confrontarsi con una leggenda della pallanuoto americana Tony Azevedo.
L’idea è quella di diffondere la pallanuoto per disabili anche negli Stati Uniti e allargare sempre di più i confini di uno sport, che va oltre tutte le barriere.
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