Sardegna: contro lo spopolamento l’intero paese diventerà residenza per anziani EU
anche lui in sofferenza che negli ultimi 20 anni, con la chiusura della miniera ha visto decrescere i suoi abitanti di 400 persone in meno, e che rischia quindi di subire anno dopo anno il contraccolpo dello spopolamento,
come tanti borghi dell’Isola in cui i giovani varcare i confini in cerca di opportunità lavorative facendo perdere così al paese quella linfa vitale di cui avrebbe bisogno per risollevarsi e tornare attivo
Fluminimaggiore ha una proposta tutta sua, originale e alternativa per riportare persone e riportare vita tra le strade del paese:
Trasformarsi il una residenza diffusa per anziani , pensionati europei
Case sfitte e vuote, potrebbero tornare in vita grazie ad una cooperativa di comunità pronta a gestire un paese per ripopolarlo di pensionati italiani e stranieri, che abbiano voglia di “svernare” al caldo della Sardegna
Punto di partenza la costituzione di una cooperativa di comunità con la partecipazione dell’intera popolazione che possa essere coinvolta e gestire l’intero sistema
Il progetto, che è già in fase di elaborazione e una delle tappe fondamentali, assieme alla costituzione della cooperativa, è il censimento degli edifici chiusi, abbandonati e che non vengono usati che secondo il sindaco sono diverse centinaia e l’analisi dei bisogni e delle preferenze dei turisti nord europei che vanno alla ricerca di luoghi con clima mite.
La prima fase sarà la ristrutturazione degli edifici, che potranno ospitare un massimo di 4 persone e poi l’organizzazione delle diverse attività legate alla quotidianità
Il sindaco Marco Corrias spiega al Sole24Ore :
L’idea è di coinvolgere i proprietari delle case e tutti gli abitanti interessati. Dagli artigiani agli operatori sociali, alle società che offrono servizi
“L’idea supera la tradizionale casa di riposo, infatti pensiamo a una struttura diffusa in tutto il paese, ma che allo stesso tempo che possa assicurare servizi personalizzati a tutti gli ospiti.
il sindaco racconta di un progetto che vuole superare i modelli esistenti di residenza diffusa, come ad esempio alcuni paesi in Portogallo dove i pensionati hanno delle agevolazioni sulla tassazione, ma si dovono occupare da soli di trovare una casa e di tutto il resto.
L’idea di del paese di Fluminimaggiore vuole andare oltre, e grazie al coinvolgimento degli abitanti del paese e dei proprietari delle case sfitte, riuscire a creare un sistema che fornisca anche molti servizi di varia natura a chi decide di trascorrere del tempo in paese
Tempio di Antas- Fluminimaggiore
L’ idea è realizzare una sorta di “Happy Village”, con servizi di ristorazione che utilizzano prodotti a Km zero, assistenza sanitaria H24, centri ricreativi-sportivi dove poter trascorrere il tempo libero come meglio si crede durante tutto l’anno.
Con per esempio escursioni programmate in montagna, alla raccolta dei funghi e degli asparagi in autunno-inverno e primavera
Con il grande boom della stagione estiva con trasporto degli ospiti/residenti nelle splendide spiagge e calette dalla sabbia dorata, che si trovano a pochi chilometri dal paese.
Ma anche servizi per chi vuole recarsi in città a Cagliari, Iglesias, Oristano, dove poter andare a teatro o nei centri commerciali a fare acquisti.
L’idea proposta dal sindaco ha già suscitato l’interesse delle diverse associazioni e cooperative e mentre si studiano tutti i dettagli per definire i progetti e le modalità di realizzazione,
il primo cittadino non ha dubbi sui potenziali clienti:
«sicuramente i pensionati del nord Europa che cercano luoghi con un clima mite e, soprattutto, servizi, quelli che un sistema organizzato ed efficiente può garantire» senza dimenticare la rete di operatori che lavora sul territorio.