//Una vittoria storica per i movimenti LGBT

Una vittoria storica per i movimenti LGBT

Così ha deciso la corte suprema brasiliana, con una sentenza che traccia un nuovo solco a difesa dei diritti civili di tutti i cittadini, chiunque metta in atto comportamenti omofobi o discriminatori potrà essere processato sulla base delle leggi in vigore per gli atti di razzismo

Persone omosessuali, transessuali e tutti quelli appartenenti alla comunità LGBT fino ad ora non erano tutelate dalle leggi del paese. Non esisteva infatti un vero e proprio reato legato alle discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale.

Visto che sempre più spesso le persone omosessuali si trovano ghettizzate e vittime di violenza, questa legge vuole tentare di proteggere e far rispettare la libertà di orientamento sessuale

Solo quest’anno in Brasile infatti sono state uccise 140 persone omosessuali, transessuali e facente parte del gruppo LGBT, per cui in un momento di estrema tensione, era necessario creare una legge che si ponga di tutelare ancora di più i cittadini di più rispetto a questi tipo di discriminazioni violente, e che configurasse il reato di omofobia,

il 24/05 quindi il Tribunale Superiore Federale ha deciso di equiparare l’omofobia e la transfobia al razzismo e punirla con lo stesso tipo di pena, cioè fino a 3 anni di carcere.

al momento il tribunale ha stabilito la pena ma il verdetto finale e le conclusioni arriveranno il 5 Giugno quando il tribunale tornerà a riunirsi,

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esultano le associazioni LGBT e il partito socialista popolare che aveva fatto ricorso già nel 2012 e alla corte suprema per vedere approvata una legge simile,

mentre questa decisione del Tribunale Federale inasprisce ancora di più i rapporti con il fronte conservatore del governo di Jair Bolsonaro, i giudici chiedono che venga sollecitata l’approvazione da parte del parlamento di una legge contro l’omofobia e le discriminazioni di genere, ma comunque hanno già stabilito che vengano equiparati al razzismo

Un disegno di legge sull’identità di genere è stato portato al Senato pochi giorni fa e verrà presto approvato. La corte costituzionale doveva decidere se attendere l’iter legislativo, e quindi rispettare l’autonomia del Parlamento, oppure votare subito e fissare un principio costituzionale.

ha deciso di passare subito al voto poichè come spiga il consigliere Luís Roberto Barroso che ha spinto per voto anticipato :

“tutti quelli che sono attaccati e discriminati non possono più attendere”

Così tra una parte di parlamento contraria al sorpasso da parte della corte suprema, e uno scontro sempre più accesso da Congresso e Corte, la decisione è stata approvata con la maggioranza dei voti da parte della corte suprema, 6 favorevoli su 11,

e le persone LGBT da oggi in poi saranno più tutelate rispetto si soprusi e alle violenze verbali e fisiche nei loro confronti!

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Brasile l’omofobia diventa reato