Osservare e ritornare ad ascoltare il proprio corpo
Siamo al secondo appuntamento con Positiva-Mente rubrica sulla meditazione MINDFULNESS fatta di articoli e pensieri per guardare noi stessi e il mondo da un altro punto di vista e provare a vivere con pienezza
Mindfulness Mon Amour
Cos’è la Mindfulness ? (seconda parte)
Uno stato di attenzione consapevole e intenzionale, presente, accogliente, aperta, amorevole e curiosa. Una capacità umana di percepire noi stessi con gentilezza, una tendenza a essere svegli e presenti a quello che succede mentre succede. Un talento già presente in noi che può essere risvegliato, recuperato, ricordato.
Si parte dal respiro, la finestra tra dentro e fuori di noi, il ritorno al momento presente, qui e ora. E poi apriamo la nostra attenzione anche al corpo. Il corpo – se ascoltato – ci racconta molte cose e – soprattutto – il corpo non mente. Vive con immediatezza e percepisce senza mediazione. Le nostre emozioni passano da lì. E il corpo ci dice tutto, subito.
Possiamo imparare ad ascoltarlo. Per capire meglio le emozioni che emergono e provare a non esserne sopraffatti e trascinati via. Sono solo emozioni. Ma ci colonizzano.
per la prima parte dell’articolo, sull’importanza della respirazione, clicca qui
ascoltare proprio corpo attraverso la mindfulness
Partiamo da qui
Il corpo
Possiamo ascoltare il nostro corpo. Le emozioni si manifestano lì e possiamo imparare a cogliere questa immediatezza attraverso le sensazioni. Sentendo attraverso i sensi e affinando questo sentire. Portando attenzione a ogni soffio, fremito, pulsazione, umidità, secchezza, calore, fresco, a ogni piacevolezza e anche a ogni richiamo spiacevole o neutro.
La sensazione che percepiamo nel momento stesso della percezione. Il fremito o la temperatura nell’istante in cui ci arriva.
Seduti sentiamo le gambe e i piedi che appoggiano. In piedi sentiamo i piedi e il ritmo del respiro. Non importa in quale posizione siamo. Stiamo con il nostro corpo con tutta la presenza possibile come se si trattasse di vita o di morte. E accogliamo. Osserviamo. Prendiamo nota. Sensazione che arriva e percezione che prende nota. Sarebbe a dire … consapevolezza.
Quando iniziano i pensieri, e parte il commento della mente. E ci porta lontano dal corpo, dal momento presente, possiamo tornare al respiro e al corpo, semplicemente lasciandoli andare.
E di nuovo la mente ci porta lontano. E noi torniamo appena ci accorgiamo di non essere qui e ora.
Nei prossimi articoli andremo più in profondità nelle emozioni che il corpo ci trasmette. Ci vuole tempo e pazienza. Andremo acquisendo famigliarità con il nostro sentire. Senza fretta.
Ora abbiamo già due punti di riferimento importanti: il respiro e il corpo. Stiamo insieme al respiro e al corpo. Torniamo ad abitare l’unica vera casa che abbiamo.
Diventa una specie di gioco di rimandi. Sto con il mio respiro. Ascolto il mio corpo. Parte un pensiero. Me ne accorgo quando diventa un’emozione palpabile. La osservo nel corpo. Dove si manifesta? Cosa sento? Può essere una sensazione netta, significativa oppure indefinita. Una non sensazione. Posso imparare a farci caso. E scopro un mondo. Il mondo. Me stesso. Gli altri.
Non è un lavoro banale.
se ti sei perso il primo articolo sull’importanza dalla respirazione, lo trovi qui
ascoltare proprio corpo attraverso la mindfulness
Sono Marcella Manzini, trainer mindfulness e naturopata a disposizione per rispondere alle tue domande, per offrire una consulenza su qualsiasi tema ti sia caro, su dubbi esistenziali. Se hai un momento di lieve malessere e cerchi un altro punto di vista. La buona notizia è che esiste sempre un altro punto di vista.
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