La toccante storia di un giovane che, dopo essersi ritrovato a vivere in strada, grazie all’aiuto degli amici e di una coppia di infermieri, ha conseguito la laurea e ora è infermiere.
Una giovinezza segnata da conflitti familiari, la scelta radicale di lasciare la propria casa per prendere le distanze da quel dolore. E poi, la vita in strada fino ad un incontro speciale, la laurea e il nuovo lavoro da infermiere. C’è davvero tanto nei 22 anni del giovane protagonista di questa storia, un ragazzo di Teramo che ha saputo ripartire grazie alla sua tenacia e alle persone che gli hanno dato l’affetto che cercava.
QUANDO LA CASA NON È UN RIFUGIO.
È lui stesso a raccontare il perché della scelta di abbandonare la propria famiglia d’origine:
«Negli ultimi anni mi sono ritrovato di fronte a tanti conflitti familiari, non delle semplici discussioni adolescenziali ma delle situazioni che mi hanno davvero creato sconforto, tristezza e dolore non di poco conto».
Una condizione che si è rivelata insostenibile e che lo ha portato a fare la scelta radicale:
«Così è arrivato quel giorno in cui ho deciso che ormai non avevo davvero più nulla da perdere e, senza sapere dove dormire, dove mangiare o di che vivere ho lasciato la mia casa».


La bella storia di un giovane infermiere di Teramo.
LE DIFFICOLTÀ DELLA VITA IN STRADA. E NUOVI LEGAMI IMPORTANTI.
Il ragazzo si rende ben presto conto della complessità della vita in strada. Si ritrova a passare intere giornate all’interno della sua automobile e deve utilizzare i bagni pubblici per lavarsi.
La vicinanza di tante persone gli permette, comunque, di non sentirsi mai totalmente solo:
«Sono stato aiutato da tanti amici che mi hanno ospitato nelle loro abitazioni, offrendomi anche i pasti. Poi andavo a fare le notti come volontario, e lì c’era la disponibilità di una cucina e di una doccia».
Fino a che la sua strada non incrocia quella di una coppia di infermieri. Questi si prendono a cuore la sua storia e scelgono di ospitarlo nella propria casa finché non fosse riuscito a laurearsi in Scienze Infermieristiche.
GLI STUDI, LA LAUREA A PIENI VOTI E LA NUOVA CARRIERA: SARÀ INFERMIERE.
La tenacia e la voglia di costruirsi un nuovo percorso di vita, ma anche il desiderio di ricambiare il tanto affetto ricevuto, sono stimoli importanti. Il giovane studia con grande impegno e si laurea con il massimo dei voti.
Un risultato eccellente, frutto di costanza e della ritrovata stabilità, di cui lui si è sempre dimostrato riconoscente:
«Non mi darò pace finché non avrò ringraziato tutti. A partire dagli infermieri e dai medici di Teramo, ai professori dell’Università dell’Aquila, ai tantissimi che hanno incontrato il mio sguardo e mi hanno sorriso, mi hanno offerto anche solo un caffè».
E continua con un’affermazione che racchiude in sé tutto il bello dell’esperienza da lui vissuta:
«Voglio dire una cosa a tutti: abbiate sempre riconoscenza per i valori umani di solidarietà ed amore».
Ma non finisce qui: dall’inizio dello scorso dicembre il giovane è stato anche inserito ufficialmente all’interno dell’albo degli infermieri, con la prospettiva di poter firmare un contratto di lavoro. Sarà infermiere e darà il massimo per poter essere, utilizzando le sue stesse parole, «testimone di un messaggio di speranza, solidarietà e conforto», in particolare nel difficile momento che l’Italia sta vivendo a causa dell’emergenza sanitaria.
Umberto Piubello
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