Molte nuove iniziative online arrivano dalla Cina per far fronte all’isolamento da Coronavirus
La Cina dà un grande esempio di resilienza: gli istruttori di fitness, le scuole e i musei offrono collegamenti in streaming per non fermarsi in questi momenti difficili
Le misure adottate nei giorni scorsi da alcune regioni italiane non si distanziano molto da quelle prese dalle città cinesi colpite dall’epidemia di coronavirus. La vita dei cittadini verrà condotta per un po’ di tempo in maniera molto diversa dal solito.
Ma è proprio in queste situazioni di disagio che è possibile ammirare la capacità umana di far fronte alle difficoltà, con supporto reciproco e con iniziative in grado di infondere positività. In questi casi si può parlare a tutti gli effetti di resilienza.
In psicologia, la resilienza è la capacità di reagire di fronte a traumi e difficoltà, riorganizzando positivamente la propria vita e cogliendo le opportunità positive che la vita offre anche in contesti di crisi.


Una notizia positiva viene dalla Cina, anche nel vasto stato asiatico, le autorità cinesi hanno fortemente limitato le attività pubbliche, comprese le palestre.
Mentre le autorità si sono impegnate a offrire vari meccanismi di supporto alle imprese che risentiranno economicamente dell’avvento del virus, i proprietari di alcuni ambienti chiusi a causa del Coronavirus si stanno cimentando in iniziative online per gestire le proprie attività e tenersi occupati fino a quando le disposizioni cambieranno.
In particolare, i proprietari delle palestre e gli istruttori di fitness non si sono dati per vinti e alcuni di loro hanno deciso di offrire comunque ai propri iscritti la possibilità di seguire gli allenamenti.
Ad esempio, Zhang Weiya è un’istruttrice di fitness e ha una palestra a Pechino. Per far fronte alle perdite, la sportiva ha deciso di offrire ai clienti della palestra lezioni in streaming.
La sua iniziativa sta riscuotendo molto successo. L’istruttrice usa oggetti raccattati in casa come attrezzi, per esempio bottiglie di detergente per piatti al posto dei pesi per braccia. Così anche Heidi Liu, istruttore di pilates in una palestra a Shanghai, si mantiene in contatto con la sua classe grazie alle dirette riprese con il suo iPad.


Le iniziative non si sono limitate solo alle palestre, ma riguardano anche le scuole e i musei. Molti studenti di diverse fasce d’età accederanno alle lezioni grazie alle piattaforme online.
Per assicurarsi che i milioni di studenti possano collegarsi simultaneamente, il governo cinese ha stretto accordi con i principali operatori telefonici del Paese e con alcune aziende del settore tecnologico come Huawei, Baidu e Alibaba, per supportare le piattaforme con una connessione a banda larga.
Anche le Università hanno ufficialmente iniziato online il semestre primaverile, con tanto di sistemi di supporto per i docenti e gruppi di discussione in chat per gli studenti. L’emergenza ha quindi creato la possibilità di migliorare digitalizzazione e informatizzazione dell’insegnamento.
Anche i musei, gallerie d’arte, teatri e locali, costretti temporaneamente a chiudere, hanno trovato una momentanea soluzione nel mondo di Internet. Molti musei hanno arricchito la propria offerta digitale, e ora un centinaio di esibizioni sono accessibili online.
In giorni come questi, in cui la popolazione italiana è costretta a vivere, in parte, le stesse situazioni di quella asiatica, speriamo che le storie di resilienza della Cina possano ispirare gli italiani e aiutarli ad affrontare positivamente questo periodo.
Fonte: channelnewsasia – credits immagines Reuters.com
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