Basta slot, nel bar torna il biliardino
una scelta etica e un bell’esempio di come ognuno di noi possa fare qualcosa di buono,
anche se costa fatica e significa rinunciare a degli incassi extra,
La scelta di Laura e Marco titolari del bar “Al56” a Corte de Frati, provincia di Cremona è una scelta che non è facile da prendere, considerato che le slot machine, purtroppo fruttano un bell’incasso a chi le tiene nel proprio bar, ma è una decisione pensate e presa con il cuore,
Al posto delle slot con cui i proprietari vedevano ogni giorno i clienti rovinarsi la vita e perdere soldi, a “Al56” hanno comprato un bel calcio ballilla, con cui tutti possono giocare e divertirsi senza buttare via tanti soldi,
Una scelta ammirevole considerando quando le macchinette e le slot machine di ogni tipo siano per molti giocatori una dipendenza grave, che porta persone sul lastrico, ma che ancora oggi è permesso ed incentivata dallo stato che ci guadagna, e quanto poco ancora di faccia per arginare il fenomeno della dipendenza dal gioco,
Considerando che in Italia i numeri del gioco d’azzardo durante il 2017 hanno raggiunto il drammatico record di 101,8 miliardi di euro giocati. Sommando ogni tipo di gioco: quindi non solo macchinette slot ma anche lotterie, gratta e vinci e le scommesse sportive. Una spesa imponente e purtroppo sempre più in crescita, soprattutto se rapportata ai dati che tra il 2014 e il 2016 sono passati da 84,5 miliardi di euro fino a 97, 6 per il 2016.
Solamente a Corte de Frati, il paese in cui è ambientata questa storia, lo scorso anno sono stati giocati 346mila euro, tantissimi per un piccolo paese e tutti soldi che avrebbero potuto rimanere nelle tasche di chi li ha guadagnati
Ma Marco Rossi 41 anni e la compagna Laura Milini titolari dell’attività hanno ereditato il bar con già presenti 3 macchinette dalla precedente gestione e ora dopo averle tenute per alcuni hanno, come numerosi altri piccoli proprietari di bar e attività commerciali hanno detto basta, anche se hanno calcolato che l’eliminazione delle slot causerà un ammanco di 2000 euro al mese circa, ma il denaro non è tutto, e non potevano più sopportare di vedere i clienti rovinarsi la vita
Marco racconta con semplicità:
“Ero stanco di vedere amici e clienti bruciarsi lo stipendio. E chi perdeva alle slot poi diventata scontroso, Così abbiamo detto basta: meglio guadagnare qualcosa in meno ma creare un ambiente tranquillo proponendo un divertimento positivo per i ragazzi come il biliardino”
il sindaco del paese, Rosolino Azzali non può che supportare in pieno l’iniziativa del bar, definendola “un gesto importante contro quella che è un’autentica piaga sociale”
una scelta etica e un bar tutto da vivere ora che ancora più serenamente si può bere qualcosa ai tavolini facendosi due chiacchiere, magari con il sottofondo di un gruppo di ragazzi intenti a sfidarsi, ridendo, al calcio balilla!
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fonti : Laprovinciadicremona.it