Succede a Verona, dove Pier Paolo Spinazzè, 36 enne, artista e writer, da una 15ina d’anni copre le scritte, gli insulti, i graffiti con simpatici e colorati disegni di cibo.
Il suo nome d’arte infatti è proprio “Cibo” e sui muri sporcati di svastiche e insulti, improvvisamente appaiono frutta, verdura, formaggi, dolci…. colori…
Pier Paolo ha avuto questa idea quando camminando per la sua Verona, ha visto su un muro la scritta “Tito Boia” e ha sentito il dovere di coprirla con la sua arte, i suoi colori e il cibo.
un arte “Civica” quella di Pier Paolo che ha come galleria d’arte la sua città, il writer infatti intervistato dal TG3 racconta come secondo lui, l’arte e gli artisti debbano dare il proprio contributo per riportare il bello e coprire l’odio e l’ignoranza con cui sempre più spesso sono deturpati i muri delle città.
così un muro ricoperto di svastiche si trasforma in un muffin colorato, su un altro parete con insulti di varia natura appaiono fragole e angurie, e il bidone del vetro pieno di Tag e scritte, in una notte diventa un pandoro.
Con i suoi murales Pier Paolo gira l’Italia e l’Europa, l’hanno chiamato a ridecorare muri imbrattati a Milano, nel sud Italia, fino a Parigi
Lui si sente onorato, ma vede il suo lavoro come locale e territoriale,
“è giusto che gli artisti del territorio scendano in strada nelle loro città per prendersene cura e combattere il degrado”
“io lo sento come un mio dovere civico io devo avere cura della mia città, e mi sento anche in diritto, facendo arte pubblica, di cancellare gli insulti e il degrado”
l’ultimo lavoro, del writer che copre insulti con cibo è stato commissionato dall’associazione Apo Scaligera, a Zevio, ed è diventato il murale più grande del Veneto, per celebrare l’associazione, una cooperativa sociale ortofrutticola,
sui muri spogli sono apparsi prati, cestini da picnic, galline, api e ovviamente frutta e verdura, e la fine dei lavori è stata celebrata con una grande festa di inaugurazione,
presenti anche sindaco e vice sindaco che hanno elogiato l’associazione e il writer per avere abbellito il territorio.
“MI SENTO IN DIRITTO DI CANCELLARE QUESTE COSE”
Capita spesso che i muri delle nostre città siano deturpati da scritte violente e razziste. A Verona c’è uno street artist che ha deciso di trasformarle in messaggi belli e positivi. Per il Tg3 delle 19 del 24 giugno 2018, Matteo Mohorovicich lo ha incontrato
Pubblicato da Tg3 su Domenica 24 giugno 2018
Video e fonti : tg3
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