Sono i più fotografati sui social network ma Come, quando, e quanto tempo fa, i gatti si sono diffusi in tutto il mondo come animali domestici?
una ricerca portata avanti dalla genetista Eva-Maria Geigl che lavora per il CNRS, centro nazionale della ricerca scientifica francese, e pubblicata sulla rivista “Nature, Ecology and Evolution” ha analizzato il DNA di un centinaio di gatti vissuti in diverse epoche storiche e ritrovati in vari siti archeologici, per capirne la diffusione e le modalità di addomesticamento.
quando grazie alla comparsa dell’agricoltura nei primi insediamenti rurali, e alla presenza di numerosi topi intorno agli insediamenti, i gatti trovarono questi primi insediamenti umani, una fonte perfetta di nutrimento; dall’altra parte, gli agricoltori apprezzavano la presenza di gatti per la netta diminuzione dei roditori che rovinavano le scorte di cereali.
Ma è sicuramente con il popolo egizio che i gatti hanno vissuto il loro massimo periodo di diffusione nel mondo antico;
addomesticati per uccidere roditori e serpenti e tenere quindi lontane le malattie e pestilenze, divennero il simbolo
Utilizzati come “scaccia-topi” sulle navi egiziane che commerciavano in provviste in tutto il mediterraneo e seguendo gli spostamenti delle comunità agricole, i felini hanno iniziato a diffondersi dall’Asia meridionale fino all’Africa e all’Europa.


E’ solo nel medioevo che per la prima volta troviamo frequenti tracce di gatti con diverse colorazioni di pelo, segno che solo allora ebbe inizio l’allevamento diretto dei felini, più tardi che rispetto agli altri animali domestici.
Nel team di ricerca coordianato dalla genetista Eva-Maria Geigl, è presente anche un ricercatore italiano, il Paleo-Genetista Paolo Ottoni, che lavora in Belgio all’università di Lovanio
Fonti: Nature, Ecology and Evolution natureecoevocommunity.nature.com